Papigno, bosco con due monaci

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Appartenenza oggetto
Altrui
Categoria
Dipinto
Nazione, Regione, Provincia
Germania
Luogo di conservazione
Berlino, Alte Nationalgalerie
Materia e tecnica
olio su tela
Autore
Blechen, Karl (Cottbus, 1798 - Berlino, 1840)
Datazione
sec. XIX/ 1830
Provenienza
Germania
Dimensioni
cm 63 x 51,5

Descrizione breve

Cassiere in una banca, Karl Blechen ha più di vent’anni quando inizia a dedicarsi alla pittura di paesaggio e a frequentare l’accademia di Belle Arti di Berlino. Johan Christian Dahl e Caspar David Friedrich sono gli incontri determinanti che orientano le ricerche dei suoi primi anni. Nel settembre del 1828 l’artista parte per l’Italia, dove si tratterà fino al novembre 1829: un intenso anno di lavoro in cui Blechen, influenzato dai contatti con la colonia di pittori stranieri a Roma, in particolare francesi, disegna e dipinge en plein air utilizzando varie tecniche, dalla matita all’acquerello all’olio su carta. L’esperienza è catartica, e segna uno spartiacque fondamentale nella sua produzione. Le opere esposte dopo il rientro in patria stupiranno infatti sia per lo stile sia per il nuovo modo di raffigurare i soggetti italiani.

La presenza del pittore in val ternana si colloca alla fine del soggiorno nel nostro paese, quando, intrapreso il viaggio di ritorno, nel settembre 1829 si ferma nella zona, lavorando fra Narni, Terni e Perugia. Disegni e oli su carta testimoniano del lavoro condotto on the spot, spunti che il pittore rielaborerà in alcune opere finite dopo il suo rientro.

Il quadro oggi alla Altenationalgalerie di Berlino costituisce una delle opere finite realizzate dal pittore al suo rientro in Germania, a partire da disegni e oli eseguiti dal vero durante il viaggio in Italia. Fu esposto alla mostra delle opere del pittore del 1830, evento che suscitò scalpore per la nuova immagine dell’Italia proposta da Blechen e per la pennellata più libera e sferzante.Il dipinto prende probabilmente spunto da uno studio condotto nei boschi di Papigno, luogo molto amato dagli artisti che soggiornano nella zona. Blechen ritrae una radura soffermandosi sulla contrapposizione chiaroscurale del sentiero in luce e delle fronde ombreggiate, descritte non con dettaglio lenticolare ma con una stesura di colore più veloce e bozzettistica. Abitano la radura due monaci, in sosta lungo il sentiero. Si tratta di un soggetto caro al pittore, che lo aveva mutuato da Friedrich e che, al contempo, ben si inserisce nell’evocazione di una regione ‘francescana’ come l’Umbria. La loro presenza, e l’atmosfera luministica, suggeriscono l’evocazione di un luogo solitario, di quieto romitaggio, ma la descrizione del luogo e della luce risulta così credibile, e icastica, da stemperare il tono romantico in favore di istanze ormai realistiche.

Rave elenca altre due versioni del dipinto.

Bibliografia

Bibliografia essenziale: Rave 1940, p. 340 n. 1303; Carl Blechen 1990, pp. 112-113 n. 37.

Bibliografia essenziale sull'artista: Rave 1940; Carl Blechen 1990; Sisi 2003, pp. 105-106.