Narni, il ponte di Augusto

229_media
Appartenenza oggetto
Altrui
Categoria
dipinto
Nazione, Regione, Provincia
Danimarca
Luogo di conservazione
Copenaghen, Bruun Rassmussen (asta 24 novembre 2015, lotto 11)
Materia e tecnica
cm 39 x 53
Autore
Lunde, Anders Christian (Copenaghen, 1809-1886)
Datazione
sec. XIX/ 1842-1847
Dimensioni
cm 39 x 53

Descrizione breve

Anders Christian Lunde è un pittore di paesaggio danese oggi poco frequentato dagli studi, che fu apprezzato in vita ma non conobbe il grande successo. Inizialmente interessato alla ritrattistica, decise di dedicarsi al paesaggio per influenza dell’artista Louis Gurlitt. A questa svolta si lega il viaggio in Italia, inizialmente privo di sostegno economico, iniziato nel 1842. Grazie alla vincita di una borsa di studio, il suo soggiorno poté protrarsi fino al 1847. Pur non divenendo mai membro dell’Accademia danese di Belle Arti, riuscì a guadagnarsi da vivere realizzando vedute del suo paese e del nostro.

Non sappiamo con certezza a quando si data il soggiorno di Lunde nella val ternana, attestato attualmente da alcune opere raffiguranti la zona di Narni, due passate sul mercato antiquario danese e l’altra conservata oggi presso la Fondation Custodia di Parigi. Certo avvenne durante una delle escursioni dedicate a quei luoghi del Lazio o dei dintorni di Roma che la tradizione di lavoro en plein air degli artisti aveva a queste date codificato. Vista la straordinaria assonanza fra queste raffigurazioni di Lunde e analoga opere di Gustaf Palm suggeriamo che i due artisti possano aver compiuto insieme tali escursioni, o che abbiamo comunque conosciuto le opere l’uno dell’altro.

Questo studio a olio su carta, firmato A. Lunde Narni, mostra strettissime analogie con l’olio siglato da Gustaf Palm e datato 1849. Entrambi infatti adottano una inquadratura insolita rispetto alla tradizione figurativa del soggetto: un taglio decentrato, diagonale, che mostra il ponte medievale e il paesaggio della valle sullo sfondo. Si tratta di una scelta che conferisce alle valenze evocative e romantiche della rovina antica un ruolo di secondo piano, concentrandosi sulle potenzialità compositive del paesaggio, strutturato secondo una griglia di linee verticali e diagonali che conferiscono ordine e chiarezza all’insieme, prova della matrice classicista della cultura dei due artisti. Rispetto al connazionale, Lunde mostra una maggior nitore algido, una propensione per il dettaglio minutamente indagato che raffredda e rende in maniera lucidamente distaccata il calore del tramonto italiano.

Bibliografia

Bibliografia essenziale: /.

Bibliografia essenziale sul pittore: Bénézit 1966, vol. 7, p. 19.