Narni, il ponte medievale

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Appartenenza oggetto
Altrui
Categoria
dipinto
Nazione, Regione, Provincia
Germania
Luogo di conservazione
Collezione privata
Materia e tecnica
olio su carta incollato su tela
Autore
Hummel, Carl Maria Nicolaus (Weimar, 1821-1907)
Datazione
sec. XIX/ 1844 ca.
Dimensioni
cm 31 x 49,5

Descrizione breve

Figlio del compositore Johann Nepomuk Hummel, Carl Maria Nicolaus Hummel scelse la strada delle arti figurative, studiano a Weimar e specializzandosi in pittura di paesaggio. Raccolse un ricco repertorio di soggetti viaggiano per diversi anni fra Inghilterra, Norvegia, Tirolo e Italia. Soggiornò a più riprese nel nostro paese fra il 1842 e il 1846. Docente alla scuola d’arte di Weimar, fu autore di vedute idealizzate e di raffigurazioni del Tirolo e delle Alpi italiane in chiave romantica.

Il soggiorno del pittore in val ternana può essere datato al 1844, come attestato da una serie di piccole opere realizzate durante quest’anno nella zona di Narni. Hummel, di stanza a Roma, dimostra così di aver visitato i luoghi del Lazio e dell’Umbria divenuti tappe codificate del percorso di formazione di una artista, nonché raffigurazioni molto richieste dal mercato.

Come nelle altre raffigurazioni della zona di Narni, anche in quest’olio su carta Hummel dà prova di un approccio originale e anticonvenzionale al soggetto di moda: di fronte alle vestigia del ponte di Augusto, egli predilige volgere le spalle al tema della rovina, per concentrarsi sul ponte medievale e il paesaggio alle sue spalle. Con lucida sintesi, egli costruisce la veduta per piani paralleli digradanti in profondità, indagando l’emergenza architettonica con attenzione pari a quella rivolta alla vegetazione e ai colli sullo sfondo. Propenso a una rappresentazione più realistica e meno convenzionale, incentrata sulla traduzione in olio della luce italiana, Hummel realizza una trascrizione essenziale e antiretorica del paesaggio di questa zona.

Bibliografia

Bibliografia essenziale: Wandschneider 2005, n. 17.

Bibliografia essenziale sull’artista: Wandschneider 2005.