Narni, veduta del borgo

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Appartenenza oggetto
Altrui
Categoria
acquerello su carta
Nazione, Regione, Provincia
Stati Uniti d'America
Luogo di conservazione
Washington D.C., National Gallery of Art
Materia e tecnica
acquerello su carta
Autore
Lear, Edward (Londra, 1812 - Sanremo, 1888)
Datazione
sec. XIX/ 1884-1885
Dimensioni
cm 9,6 x 14,6

Descrizione breve

Edward Lear è noto soprattutto come scrittore, autore di opere nonsense e famoso per i suoi limerick. È stato però un artista poliedrico, illustratore di opere a carattere zoologico, di raccolte di vedute dei luoghi visitati nella sua inesausta attività di viaggiatore (Grecia, Egitto, Israele, Giordania, Turchia, Corfù, Malta tra le sue mete), di corredi iconografici per i suoi testi umoristici. Innamorato dell’Italia, ha fatto del nostro paese il suo luogo di elezione, trascorrendovi molti anni e scegliendo la Liguria come dimora dell’ultima stagione della sua vita. A partire dal 1837, data della sua prima visita al Belpaese, Edward Lear ha percorso la penisola più volte, raffigurando zone all’epoca inesplorate quali l’Abruzzo e la Calabria.

La presenza dell’artista in val ternana si data fra il 1838 e il 1839, come attestato dalle iscrizioni di alcuni disegni. Integrato nella comunità di artisti risiedenti nella capitale, Lear ne adotta le abitudini di lavoro quotidiano: disegnare all’aperto, sur motif, e rifinire le opere in studio; risiedere a Roma nei mesi invernali e visitare i castelli laziali e le zone limitrofe durante la primavera e l’estate.

Il piccolo disegno, ispirato al poema The Miller’s Daugher di Alfed Tennyson, costituisce una ripresa tarda di un probabile schizzo eseguito sur motif nel 1839. Edward Lear conobbe Tennyson e la moglie Emily nel 1851, e strinse con loro un rapporto di sincera e profonda amicizia. Ritiratosi a Sanremo, dai primi anni Ottanta aveva iniziato a realizzare alcune illustrazioni per i testi del poeta, di cui solo una piccola parte venne pubblicata dopo il 1888, anno della sua morte. In questo foglio, e nella raffigurazione ora conservata ad Harvard, l’artista rielabora in modo immaginifico gli scorci del borgo umbro, situandolo scenograficamente sulla cima di un irto colle digradante verso una valle solcata da lungo fiume. Memorie di Narni e del fiume Nera si fondono per dare vita a un paesaggio italiano grandioso e malinconico, la cui valenza onirica è accentuata dallo stile grafico del pittore, che abbandona lucidità e precisione giovanili in favore di un acquerello veloce, steso in lunghe pennellate deformanti.

Bibliografia

Bibliografia essenziale: /.

Bibliografia essenziale sull’artista: Edward Lear 1985; Edward Lear 1997, Edward Lear 2000.