Papigno (?), la foresta sulle rive del fiume Nera

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Appartenenza oggetto
Altrui
Categoria
Dipinto
Nazione, Regione, Provincia
Italia
Luogo di conservazione
Ravenna, MAR Museo d'arte della città
Materia e tecnica
olio su tela
Autore
Bassi, Giambattista (Massalombarda, 1784 - Roma, 1852)
Datazione
sec. XIX/ 1851
Dimensioni
cm 99 x 136

Descrizione breve

Romagnolo d’origine, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, Giambattista Bassi si trasferì a Roma nel 1810, vincitore di una borsa di studio di tre anni. Non lasciò mai più l’urbe, dedicandosi alla pittura di paesaggio. Le opere più riuscite si datano al decennio 1816-1826, vivificate dalla frequentazione di artisti europei quali Chauvin, Voogt, Teerlink, insieme ai quali egli si iscrive nelle file del paesaggio romantico degli albori; negli anni successivi, le numerose richieste legate al mercato turistico lo vedono scadere in rappresentazioni più stereotipate e di livello inferiore.

Le date del soggiorno romano e i contatti con il milieu internazionale di artisti presente in città devono aver spinto Bassi a percorrere gli itinerari, divenuti consueti, nei dintorni di Roma, verso l’Umbria e il sud Italia, alla ricerca di un contatto più diretto con il paesaggio e la natura italiana. Non sappiamo esattamente quando il pittore soggiornò in val ternana, ma un dipinto ora a Copenaghen, dal soggetto più volte replicato nel corso della vita dell’artista, è del 1816, e, se si accetta come plausibile l’ipotesi qui presentata sull’identificazione del luogo raffigurato, costituisce dunque un ante quem per datare il soggiorno nella zona di Terni.

Dando credito al titolo tradizionale di questo dipinto, si propone di identificare il soggetto con una radura nei boschi di Papigno. Di grandi dimensioni, il quadro è stato realizzato in pendant con una Veduta di Castelgandolfo oggi nello stesso museo, e riprende a distanza di molti anni il soggetto affrontato per la prima volta nell’olio del 1816 al Thorvaldsen Museum di Copenaghen. Il quadro è infatti firmato e datato G.B. Bassi f. 1851. Rispetto all’opera giovanile, esso mostra una gamma cromatica incupita, un forte contrasto luministico fra primo piano e sfondo, che avvolge nell’ombra più fitta del bosco il sentiero e il fiume. A stento si distingue la presenza di una figura in lontananza. La ricerca di limpidezza ottica e fedeltà descrittiva che ancora compare nel quadro giovanile cedono il passo a una trasfigurazione in chiave sentimentale del luogo, che qui forse tocca esiti di maniera, un po’ scontati rispetto alla freschezza della produzione del secondo e terzo decennio dell’Ottocento.

Bibliografia

Bibliografia essenziale: Nicosia 1985, p. 142 n. 34.

Bibliografia essenziale sull’artista: Nicosia 1985.