Papigno, il fiume Nera nei pressi del borgo

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Appartenenza oggetto
Altrui
Categoria
Disegno
Nazione, Regione, Provincia
Svizzera
Luogo di conservazione
Losanna, Musée Cantonal des Beaux-Arts
Materia e tecnica
penna e inchiostro su tracce di matita su carta
Autore
Ducros, Abraham Louis Rudolphe (Moudon, 1748 - Losanna, 1810)
Datazione
sec. XVIII/ 1785-1789 ca.
Dimensioni
cm 54 x 75

Descrizione breve

Louis Ducros appartiene alla nutrita schiera di pittori che fecero dell’Italia il loro ‘luogo di elezione’. Svizzero, dopo essersi formato da autodidatta sullo studio dei pittori fiamminghi, nel 1776, ”stanco di copiare”, si trasferisce in Italia, per lavorare dal vero a contatto diretto con la natura. Stabilitosi a Roma, dal 1780 riesce ad imporsi come pittore di paesaggio sul mercato del Grand Tour grazie soprattutto alla collaborazione con l’incisore Giovanni Volpato. Louis Ducros è l’autore delle vedute acquerellate di grande formato che Volpato traduce in incisioni al tratto poi colorate dalla bottega: un prodotto che conosce grande successo di pubblico e larga divulgazione. La collaborazione sancisce la fama di Ducros e apre le porte alle committenze più alte, prima fra tutte per importanza quella del nobile inglese Richard Coalt Hoare, signore di Stourhead nel Wiltshire e pittore a sua volta, che acquisterà numerose opere dell’artista.

Roma, Abruzzi, Napoli, Malta i soggetti protagonisti delle sue raffigurazioni, in consonanza con le tappe del viaggio in Italia a queste date. Immancabili le rappresentazioni della val ternana, dal ponte di Augusto alla cascata delle Marmore ai dintorni di Papigno (sono dieci, fra disegni e acquerelli, i fogli dedicati a soggetti ternani conservati al museo di Losanna). Difficile datare il soggiorno di Ducros in questa zona, dato il riutilizzo costante di uno stesso motivo anche a distanza di anni. Indizi vari lo fanno collocare negli anni Ottanta del Settecento: al 1785 si data una rappresentazione della cascata delle Marmore per Lord Breadalbane, ad anni poco successivi la testimonianza di un contadino all’architetto E. Weinbrenner che ricorda la presenza di Ducros nella regione.

Il disegno esemplifica le fasi iniziale del modo di lavorare di Ducros. Sul posto, dal vero, l’artista realizzava una rappresentazione a puro contorno del soggetto, fermando sulla carta punto di vista, proporzioni e dati compositivi essenziali. Il disegno veniva poi rielaborato e rifinito, ripassando i dettagli delle rocce, del fogliame, inserendo le figure, sia come scala dimensionale sia come ‘ritratto’ dei potenziali clienti del pittore. Così conclusi, i disegni formavano il repertorio di possibili rappresentazioni di luoghi italiani a disposizione degli acquirenti, pronti a essere replicati con poche varianti in più versioni. Nel caso di questo disegno la relazione evidente è con uno degli acquerelli dipinti per Richard CoaltHoare e oggi conservato a Stourhead nel Wiltshire.

Bibliografia

Bibliografia essenziale: Brilli, Neri, Tomassini 2010, p. 40.