Papigno

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Appartenenza oggetto
Altrui
Categoria
Disegno
Nazione, Regione, Provincia
Regno Unito
Luogo di conservazione
Londra, Tate Gallery
Materia e tecnica
matita su carta
Autore
Turner, Joseph Mallord William (Londra, 1775-1851)
Datazione
sec. XIX/ 1819
Dimensioni
cm 11 x 18,6

Descrizione breve

William Turner è il principale e più celebre pittore di paesaggio romantico inglese, autore di opere dallo stile progressivamente sempre più astraente, in cui le forme si dissolvono in rapporti di pura luce e colore. Benché sia Venezia il soggetto che ha goduto di maggior fortuna nella produzione dell’artista, Turner ha toccato, nei suoi molteplici viaggi in Italia (1819-1820; 1828; 1833; 1840; 1843), tutte le mete codificate dalla tradizione del Grand Tour, fra cui Roma, Napoli, Firenze.

Il viaggio più lungo e articolato nella penisola è il primo, compiuto fra l’agosto del 1819 e l’inizio del 1820. Turner ha 44 anni, è un pittore pienamente affermato; nonostante questo il soggiorno in Italia è ancora sentito come imprescindibile per un artista, in particolare per uno dedito alla rappresentazione della natura. Da questi sei mesi ‘italiani’ Turner riporta in patria centinaia di disegni, soprattutto a penna e matita, raccolti in 23 taccuini. Sono schizzi veloci, che fissano sulla carta, per lo più in modo sommario, le linee essenziali dei luoghi e degli edifici, i rapporti spaziali fra gli elementi di una veduta, pochissimi dettagli. Assenti i dati atmosferici, che l’artista avrebbe probabilmente integrato a memoria, nel caso di rielaborazione del soggetto in opera finita. Si tratta, come li definì il pittore, di “crudi abbozzi”, veri e propri appunti, a tratti quasi stenografici, a uso esclusivamente personale, che dicono molto però sul modo di lavorare e sugli interessi dell’artista.

È nel corso di questo primo viaggio che, sulla strada che lo conduce da Venezia a Roma lungo le coste adriatiche, l’artista si ferma nella zona di Terni, deviando dalla rotta per visitare la celebre cascata delle Marmore. Le raffigurazioni della val ternana compaiono infatti nel taccuino intitolato Ancona to Rome sketchbook.

Al foglio 44v si incontrano i primi schizzi tracciati lungo la strada che da Spoleto conduce a Terni. La vera meta della sosta si rivela subito la cascata delle Marmore, a cui Turner riserva ben 14 fogli (dal 45v al 56r), eseguiti da punti di osservazione differenti, a partire sia dal Belvedere superiore che da quello inferiore. La sequenza è pausata ai fogli 47r e v dalla raffigurazione del lago di Piediluco e,ai fogli 49v, 50r e 52v, da quella di Papigno. Il piccolo borgo è sempreinquadrato nel più ampio scenario che apre sulla valle e la città di Terni in lontananza, nella stessa prospettiva che aveva già affascinato artisti come Knip, Cozens, e che attirerà l’attenzione di Corot.

Bibliografia

Bibliografia essenziale: N.Moorby, in Turner e l’Italia 2009, pp. 97-105; Idem, in BlayneyBrown 2012, ad vocem.

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