Narni, veduta nei pressi del borgo

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Appartenenza oggetto
Altrui
Categoria
Disegno
Nazione, Regione, Provincia
Francia
Luogo di conservazione
Parigi, Musée du Louvre
Materia e tecnica
penna, inchiostro nero su carta
Autore
Valenciennes, Pierre Henri de (Tolosa, 1750 - Parigi, 1819)
Datazione
sec. XVIII/ 1780
Dimensioni
cm 20 x 31,2

Descrizione breve

Pierre Henri de Valenciennes, pittore di paesaggio neoclassico originario di Tolosa, trascorse un soggiorno di sette anni in Italia, fra il 1777 e il 1784-85. Durante questo periodo, fu tra i primi artisti a dedicarsi con regolarità non solo al disegno, ma alla pittura a olio en plein air, ponendosi di fatto come pioniere, nonché capofila e maestro di questa nuova pratica. Nel corso degli anni italiani egli realizzò numerosissimi disegni e oli su carta, pervenuti nel 1930, tramite una donazione, al Museo del Louvre. Opere rimaste private, utilizzate dal pittore a uso esclusivo suo e degli allievi, testimoniano il profondo significato che aveva per gli artisti l’esperienza italiana, e il valore formativo dello studio diretto e dal vero del paesaggio della penisola.

I taccuini conservano memoria dei viaggi fuori Roma compiuti dal pittore, nei dintorni della città, a Napoli, in Sicilia, di ritorno in patria. Uno di questi taccuini di appunti è dedicata al Voyage de Terni, Spolette, Viterbe et Caprarola ed è datato al 1780. Il Louvre conserva una serie di 25 disegni su 17 fogli di questo viaggio, provenienti da un taccuino smembrato e che, purtroppo, si interrompe nei pressi di Narni, non lasciando testimonianza grafica della visita compiuta dall’artista al resto della val ternana.

Questo disegno, numerato 24, reca in basso l’iscrizione Près de Narni. Esso testimonia quali elementi della natura umbra avessero colpito e affascinato l’artista: a penna, nella velocità del puro contorno che comprova l’esecuzione dal vero, sur motif, del disegno, il pittore ferma sulla carta le aspre rocce della regione, i monti e le gole coperti da una vegetazione folta e tenace. Nonostante il valore topografico, il disegno non esula dalle regole compositive proprie del paesaggio neoclassico, ponendo al centro del foglio una sorta di gola rocciosa, cui fanno da quinta e da sfondo i monti della regione.

Bibliografia

Bibliografia essenziale: La Nature l’avait créé peintre 2003, pp. 66, 231 n. 73.