Terni, la cascata della Marmore

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Appartenenza oggetto
Altrui
Categoria
Acquerello
Nazione, Regione, Provincia
Regno Unito
Luogo di conservazione
Cheshire, Dunham Massey, National Trust
Materia e tecnica
acquerello su carta
Autore
Ducros, Abraham Louis Rudolphe (Moudon, 1748 - Losanna, 1810)
Datazione
sec. XVIII/ 1788
Dimensioni
non pervenute

Descrizione breve

Louis Ducros appartiene alla nutrita schiera di pittori che fecero dell’Italia il loro ‘luogo di elezione’. Svizzero, dopo essersi formato da autodidatta sullo studio dei pittori fiamminghi, nel 1776, ”stanco di copiare”, si trasferisce in Italia, per lavorare dal vero a contatto diretto con la natura. Stabilitosi a Roma, dal 1780 riesce ad imporsi come pittore di paesaggio sul mercato del Grand Tour grazie soprattutto alla collaborazione con l’incisore Giovanni Volpato. Louis Ducros è l’autore delle vedute acquerellate di grande formato che Volpato traduce in incisioni al tratto poi colorate dalla bottega: un prodotto che conosce grande successo di pubblico e larga divulgazione. La collaborazione sancisce la fama di Ducros e apre le porte alle committenze più alte, prima fra tutte per importanza quella del nobile inglese Richard Coalt Hoare, signore di Stourhead nel Wiltshire e pittore a sua volta, che acquisterà numerose opere dell’artista.

Roma, Abruzzi, Napoli, Malta i soggetti protagonisti delle sue raffigurazioni, in consonanza con le tappe del viaggio in Italia a queste date. Immancabili le rappresentazioni della val ternana, dal ponte di Augusto alla cascata delle Marmore ai dintorni di Papigno(sono dieci, fra disegni e acquerelli, i fogli dedicati a soggetti ternani conservati al museo di Losanna). Difficile datare il soggiorno di Ducros in questa zona, dato il riutilizzo costante di uno stesso motivo anche a distanza di anni. Indizi vari lo fanno collocare negli anni Ottanta del Settecento: al 1785 si data una rappresentazione della cascata delle Marmore per Lord Breadalbane, ad anni poco successivi la testimonianza di un contadino all’architetto E. Weinbrenner che ricorda la presenza di Ducros nella regione.

L’acquerello, datato 1788, fu ordinato all’artista da George Gray, sesto conte di Stamford. Come nel dipinto commissionato da Coalt Hoare, anche in questo caso la cascata è inquadrata da un punto di vista più originale della convenzionale veduta frontale: osservata da un’angolazione laterale, essa resta in secondo piano, consentendo all’artista di soffermarsi su tutti i dettagli e gli effetti creati dall’acqua, dal turbine di vapore originato dal salto del Velino all’allargarsi progressivo del corso del Nera. Descritta in una cromia più tenue, con minor contrasto fra zone di ombra e di luce rispetto alla rappresentazioni di Stourhead, la composizione è sapientemente orchestrata in una gamma di bianche e azzurri che si estende alla descrizione della vegetazione, sottolineando il senso di dominio del paesaggio esercitata dallo spettacolo naturale. Il possibile disegno preparatorio di questo acquerello è conservato a Losanna, MuséeCantonaldesBeaux-Arts. Un acquerello di Ducros analogo a questo, replica della stessa veduta con pochissime varianti e datato 1786, è transitato sul mercato antiquario romano nel 1983 (cfr. Ducros 1987, p. 26).

Bibliografia

Bibliografia essenziale: /.