Terni, la cascata della Marmore

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Appartenenza oggetto
Altrui
Categoria
Dipinto
Nazione, Regione, Provincia
Regno Unito
Luogo di conservazione
Norfolk, East of England, Felbrigg Hall, National Trust
Materia e tecnica
tempera su carta
Autore
Busiri, Giovanni Battista (Roma, 1698-1752)
Datazione
sec. XVIII/ 1739
Dimensioni
cm 24,5 x 17,5

Descrizione breve

Giovanni Battista Busiri è uno dei pochi artisti italiani il cui nome si iscrive nella lista dei pittori attivi per il mercato del Grand Tour. Romano di nascita, Busiri si specializzò nella raffigurazione di vedute italiane, principalmente di luoghi romani, riprendendo e adattando lo stile della vedute idealizzate di Jan Frans van Bloemen, che tradusse a tempera su carta, offrendo così ai propri acquirenti il fascino del dipinto su tela ma su un supporto più agile, facile ed economico.

Nulla si sa di preciso su un suo soggiorno in val ternana.

Il foglio, iscritto sul retro: View of the fall of the Veline, near Terni. G.B. Busire pinxit Romae 1739, fa parte del gruppo di ventisei tempere e sei oli su tela commissionati all’artista da William Windham senior (1717-1761), in Italia fra il 1737 e il 1742. L’ingente corpus di opere, alla base della ‘riscoperta’ del pittore nel XX secolo, era destinato a decorare una sala appositamente dedicata alla documentazione del viaggio in Italia nella residenza di Felbrigg Hall, nel Norfork.

La piccola tempera di forma ovale faceva pendant con una rappresentazione della cascata dell’Aniene a Tivoli, a sancire la celebrità di questi due luoghi e il loro codificarsi come tappe imprescindibili del viaggio in Italia. La composizione adottata da Busiri non si differenzia molto da quella utilizzata nell’olio su tela di grandi dimensione eseguito per lo stesso committente (composizione ad asse centrale, susseguirsi di piani in profondità scanditi dal corso del fiume, risalto allo slancio verticale del salto della cascata inquadrata da quinte di rocce poderose, cielo e scorcio paesistico in alto in secondo piano, a chiudere l’insieme). La gamma cromatica schiarita imposta dal differente mezzo tecnico adottato modifica però il potere evocativo e la suggestione della veduta. Il foglio si iscrive fra gli esempi di veduta ideata di taglio classicheggiante che tanta fortuna ebbero sul mercato turistico italiano, offrendo ai viaggiatori immagini topograficamente credibili, declinate però seguendo equilibri e chiarezza compositiva tipiche del paesaggio classico del Seicento, e traducendo i luoghi italiani nel linguaggio ricercato da questo tipo di utenza.

Bibliografia

Bibliografia essenziale: Hawcroft 1958; Busiri Vici 1966, p. 128 n. 199; Brilli, Neri, Tomassini p. 173.

Bibliografia essenziale sull’artista: Busiri Vici 1966; Ottani Cavina, Calbi 2005, pp. 132-133.