Narni, paesaggio ideale con il ponte di Augusto

076_media
Appartenenza oggetto
Altrui
Categoria
Dipinto
Nazione, Regione, Provincia
Stati Uniti d'America
Luogo di conservazione
New York (NY), Sotheby's (asta 27 gennaio 2011, lotto 372)
Materia e tecnica
olio su tela
Autore
Bertin, Jean Victor (Parigi, 1767-1842)
Datazione
sec. XIX/ 1806-1825
Dimensioni
cm 25 x 36

Descrizione breve

Pittore di formazione accademica, Bertin sceglie di dedicarsi alla pittura di paesaggio dopo aver seguito le lezioni di Pierre-Henri de Valenciennes nel 1788. Non si hanno prove documentarie di un suo soggiorno nel nostro paese, ma raffigurazioni di vedute e paesaggi italiani iniziano a fare la loro comparsa nella produzione dell’artista a partire dal 1806-1808. È dunque altamente probabile che egli vi abbia compiuto un viaggio nei primi anni del XIX secolo. Autore di paesaggi classici, fedele rappresentante di una pittura accademica, Bertin fu il maestro di Michallon e Corot, a cui seppe trasmettere il valore e l’importanza dello studio diretto della luce e del dato naturale.

I luoghi dell’Umbria, come Narni e il fiume Nera, tornano con frequenza nelle rappresentazioni dell’artista, come testimoniano i titoli dei paesaggi presentati ai Salon parigini (la Gutwirth nel 1974 ne segnalava tre, presentati nel 1810, 1814 e 1827). Purtroppo la maggior parte di queste opere sono al momento disperse. In anni recenti è comparso sul mercato newyorchese questo quadro, incentrato sulla rappresentazione del ponte di Augusto a Narni.

Si tratta di un piccolo dipinto finito, non di uno studio en plein air, in cui gli elementi reali, probabilmente disegnati dal vero, vengono organizzati secondo una composizione liberamente immaginata e idealizzata. La composizione è scandita su più piani, costituiti dal ponte di Augusto, dal ponte medievale in secondo piano - architetture nella realtà non visibili secondo questa prospettiva - e dal paesaggio sullo sfondo. È il ponte di Augusto a essere utilizzato come elemento costruttivo dell’insieme: le sue arcate tripartiscono la veduta, contrapponendo la parte sinistra, dominata dall’elemento murario del ponte, alla vegetazione lussureggiante della parte destra, descritta con minuzia e attenzione per il dettaglio. Le figure e la luce calda e diffusa conferiscono al paesaggio un’atmosfera idillica e rasserenante, consonante con quella codificata nell’immaginario comune dalla tradizione di paesaggio classico.

Bibliografia

Bibliografia essenziale: /.

Bibliografia essenziale sull'artista: Gutwirth 1974; Ottani Cavina, Calbi 2005, pp. 114-116.