Narni, il ponte di Augusto

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Appartenenza oggetto
Altrui
Categoria
Disegno
Nazione, Regione, Provincia
Francia
Luogo di conservazione
Parigi, Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts
Materia e tecnica
matita nera su carta
Autore
Cassas, Louis-François (Azay-le-Ferron, 1756 - Versailles, 1827)
Datazione
sec. XVIII/ 1779-1780 ca.
Dimensioni
cm 28,3 x 41,4

Descrizione breve

Louis-François Cassat iniziò la propria attività nel settore del disegno tecnico e di architettura; nel 1775, grazie all’appoggio del duca di Rohan Chabot, si trasferisce a Parigi dove studia con Jean Jacques Lagrenée e Jean Baptiste Le Prince, appassionandosi allo studio del paesaggio dal vero e approfondendo la tecnica dell’acquerello. Dal 1779 è élève protegé all’Accademia di Francia a Roma. Si fermerà in Italia fino al 1783, mettendo insieme una nutrita serie di disegni, tutti realizzati dal vero e arricchiti da annotazioni, che documentano luoghi e monumenti italiani. Più famoso per i viaggi compiuti in Oriente, e le successive raccolte di immagini a questi dedicati, Cassas è di nuovo a Roma nel 1787, dove esibisce gli acquerelli che raffiguranti la capitale italiana e i paesaggi orientali.

Sono vari i disegni dedicati dall’artista ai luoghi della val ternana (Narni, la cascata delle Marmore), da lui visitata durante i quattro anni del soggiorno all’Accademia di Francia. Il disegno del Getty Museum è datato 1780, stabilendo una data ante quem per collocare la visita dell’artista in Umbria, che si rivela così una delle prime tappe della sua esperienza italiana.

Il foglio appartiene all’album di disegni eseguiti dall’artista dal vero, a diretto contatto con la natura e i monumenti, ora conservato presso l'Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts. L’album costituisce una raccolta fattizia, creata probabilmente da Cassas negli ultimi anni di vita per riunire i fogli del primo soggiorno di studio in Italia. Una grafia antica, non del pittore, ha intitolato la raccolta Vues de Rome et des environs L.F. Cassas de 1780 à 1784 (le date sono errate). Ventiquattro disegni hanno come soggetto i luoghi della capitale, venti i suoi dintorni (Frascati, Tivoli, Cori etc…), tre l’Isola Bella, sette Venezia, una Padova e una Palermo. Opere come quelle raccolte in quest’album costituivano il repertorio di ‘spunti’ del pittore per l’esecuzione di disegni finiti e acquerelli per il mercato.

Per raffigurare il ponte in questo modo l’artista ha scelto di dare le spalle al borgo e volgersi verso il ponte medievale, di cui si può osservare la torretta in secondo piano. Cassas non inquadra integralmente le rovine antiche, ma sceglie di soffermarsi esclusivamente sull’unico arco ancora integro, bipartendo la composizione fra architettura in primo, e paesaggio in secondo piano. Il foglio evidenzia le capacità grafiche dell’artista, che rifugge dalla velocità del puro schizzo dal vero per fermare sulla carta il luogo in maniera dettagliata e fedele, dando comunque prova di misurata ed elegante sapienza compositiva.

L’album conserva un secondo disegno dedicato al ponte di Narni, incentrato sulla raffigurazione di un’unica arcata.

Bibliografia

Bibliografia essenziale: Im Banne der Sphinx 1994, pp. 49-50.

Bibliografia essenziale sull’artista: Im Banne der Sphinx 1994, Ottani Cavina, Calbi 2005, pp. 142-143.